giovedì 2 agosto 2012

IN FILA PER CONSEGNARE LE BOTTIGLIE DI PLASTICA, ANCHE UN CENTESIMO FA LA DIFFERENZ(IATA)

Lo predichiamo da alcuni anni e l'inizio della liberalizzazione, almeno dei rifiuti di plastica più facili da identificare, si sta avverando. E allora, forse un giorno, si passerà al passaggio successivo: ossia stop alla nostro lavoro per effettuare una corretta raccolta differenziata senza nulla in cambio. Anche il cittadino, oltre ad essere suddito, deve essere protagonista dei propri rifiuti. Peccato solo che per progetti di così ampio sviluppo si abbia sempre bisogno del patrocinio del Sistema Nazionale piuttosto che lasciare i nostri rifiuti in gestione diretta alla libera concorrenza.

Ci permettiamo, qui sotto, di pubblicare un articolo uscito pochi giorni fa sul sito del Corriere della Sera, nella sezione ambiente.

1 agosto 2012 (modifica il 2 agosto 2012)

Tutti in fila per consegnare
la plastica con MrPET

Una bottiglia vale 1 centesimo in punti per fare la spesa nel supermercato che ospita la macchina

La macchina di MrPetLa macchina di MrPet
 
MILANO - Scrivono: «Porto le bottiglie alle 5 del mattino, prima del turno in fabbrica, per evitare la coda, ma MrPET è inattivo. Potete rimediare?». I più solerti raccoglitori hanno totalizzato fino a 7 mila bottiglie in un mese. E non si creda che a consegnare bottiglie di plastica, solo in Pet, siano esclusivamente pensionati in cerca di punti-spesa, cioè quello che si ottiene in cambio del servizio di reso dei contenitori di liquidi. Macché. «Ho visto con i miei occhi un uomo con una Bmw da 70 mila euro, che ogni settimana porta sempre un sacco nero sul sedile del passeggero, pieno di bottiglie di acqua minerale vuote, tutte della stessa marca. Ho visto signore con il filo di perle, clochard, donne con tacco 12, pensionati e casalinghe. Questo significa che il senso civico, la voglia di vivere in un ambiente più pulito, il concetto che riciclare è cosa buona e giusta, è davvero trasversale. Non ha target, come l’intelligenza». 
SUCCESSO - Marco Torchio, architetto e responsabile di MrPET 2.0, sistema di raccolta differenziata, è entusiasta dei risultati ottenuti per ora dai due impianti collocati negli ipermercati Carrefour di Nichelino e di Collegno (in provincia di Torino) e attivi, dopo le richieste degli utenti, 24 ore su 24. L’obiettivo è arrivare a diffondere su territorio nazionale almeno 3 mila MrPET: il sistema è pronto per essere applicato ad altre tipologie di imballo.

COME FUNZIONA - Concepito per riconoscere gli imballaggi attraverso un codice a barre, questo macchinario (un grosso cubo che ha l’ingombro di un posto auto) fornisce una card di riconoscimento tipo bancomat che consente di depositare bottiglie in Pet (polietilene tereftalato). Quando l’utente viene riconosciuto la macchina apre la bocca, ingurgita le bottiglie, le pressa in ballette da venti che deposita dal retro. 

MANGIABOTTIGLIE - Già qualche anno fa MrPET aveva fatto la sua comparsa sul territorio nazionale (in Svizzera e Germania macchine analoghe sono presenti anche per la raccolta di alluminio e vetro, da almeno vent'anni), ma il modello di macchina mangiabottiglie più sofisticato installato ora è patrocinato da CoRePla, il consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica. «MrPET fa a monte una selezione della plastica più pregiata, il Pet, e intercetta una frazione di rifiuti che di solito non viene considerata», spiegano da CoRePla. «In pratica la macchina ha sviluppato una nuova attività: ci sono persone che prendono accordi con le mense, con i ristoranti, con le pizzerie e consegnano bottiglie in cambio dei punti». 

IN TEMPI DI CRISI... - Una bottiglia vale 1 centesimo in punti per fare la spesa nel supermercato che ospita MrPET. E, considerato che alcuni utenti consegnano fino a 7-8 mila bottiglie in un mese, una spesa da 70-80 euro non è poco in tempi di crisi (e nemmeno in tempi di vacche grasse). Ma non è tutto qui. «Si tratta di un sistema che coinvolge più attori: il supermercato fidelizza i clienti attraverso i punti, le famiglie hanno un risparmio mentre fanno qualcosa di buono per l’ambiente, i Comuni raccolgono un materiale di qualità pronto per il riciclo, in accordo con il programma di recupero rifiuti», conclude Torchio. «In pratica questa macchina, nella sua semplicità, fa capire un principio molto importante: più il cittadino ricicla, più guadagna, e con lui i commercianti, le amministrazioni pubbliche e il territorio di riferimento. La convenienza economica ed ambientale marciano insieme quando si parla di riciclo». 

2 commenti:

  1. Mah, in germania è vero esiste da tempo ma funziona solo con alcuni imballaggi che vengono segnalati con appositi simboli di riconoscimento per aver diritto al buono spesa. Inoltre i macchinari sono installati quasi sempre direttamente all'interno del supermercato per avere probabilmente un maggiore controllo della macchina che è sicuramente costosa e per avere la possibilità di spendere immediatamente il buono. Ah, l'altra differenza notevole è che in germania ogni bottiglia viene pagata fino a 0,25 eurocent che,riprendendo l'esempio sopraccitato un utente che riconsegna 7-8 mila bottiglie in un mese riceverebbe 1.750 - 2.000 euro al mese...Non so che ci guadagna in Italia!

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  2. In realtà si tratta di dare al cittadino la libertà di scegliere come gestire i propri rifiuti da imballaggio. E' vero che in Germania viene fatta pagare una bottiglia fino a 25 centesimi di euro ma viene garantita al consumatore la libertà di scegliere se pagare quei 25 centesimi a fondo perduto oppure farseli riconsegnare. In Italia, questa libertà, non è garantita. E' garantito, però, il pagamento da parte del consumatore finale del contributo ambientale di variabile importo in base alla tipologia e al peso di ciascun imballaggio. Ossia, attualmente nelle nostre bottiglie paghiamo un contributo al momento del loro acquisto (Contributo CONAI). La libertà di scelta consisterebbe nel lasciare al cittadino italiano la facoltà di scegliere di pagare a fondo perduto quel contributo oppure farsene riconsegnare l'importo. Per quanto riguarda i costi e il posizionamento della macchine automatiche non sono questioni sufficienti per impedire la libertà di scelta, principio importante e fondamentale per lo sviluppo della nostra società e della nostra economia.

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