La raccolta della plastica è una raccolta non sempre semplice da
realizzarsi, a causa dei numerosi oggetti, prodotti e imballaggi realizzati con questa materia. La particolarità della plastica, inoltre, è la sua eterogeneità: esistono numerosi tipi di plastiche e ognuna segue un sistema di riciclo meccanico ad hoc.
La raccolta differenziata, così come è fatta attualmente, nonostante i quantitativi in costante aumento dichiarati dal sistema nazionale, non riesce, a rispettare i criteri di efficacia ed efficienza. La contaminazione dei rifiuti di plastica con altre sostanze, ad esempio, preclude spesso il riciclo di enormi quantitativi di materiale, oltre a far lievitari i costi di selezione e lavaggio per gli impianti di riciclo. Se per quanto riguarda i rifiuti speciali (quelli derivanti da superficie privata) il problema non sussiste in quanto le aziende che producono il materiale hanno tutto l'interesse di selezionare per i rifiuti plastici per polimero in modo tale da poter ottimizzare la valutazione finale dei propri rifiuti, lo stesso discorso non vale per i rifiuti urbani. In questo caso, infatti, al cittadino pende l'incombenza della selezione ma in cambio di nessun vantaggio materiale. Per questo, la selezione dei nostri rifiuti non risulta essere efficacie ed efficiente. Per migliorare quindi la nostra raccolta differenziata ricordo che nei contenitori della raccolta differenziata devono essere introdotti solo gli imballaggi.
Di seguito una lista aggiornata degli imballaggi in plastica da differenziare:
bottiglie per acqua e bibite – blister in plastica – buste per
alimenti (es. pasta) – buste per confezionamento di capi di
abbigliamento (es. camicie, calze, cravatte) – cellophane – confezioni
rigide per dolciumi (es. scatole trasparenti e vassoi interni ad
impronte) – contenitori per cosmetici – contenitori per uova in plastica
– fiale in plastica vuote – film d’imballaggio per raggruppare più
bottiglie di acqua minerale o bibite – film d’imballaggio per confezioni
carta igienica e rotoli carta assorbente – flaconi di shampoo – flaconi
per detergenti – flaconi per detersivi – imballaggi in polistirolo –
pellicole per alimenti – retine per frutta e verdura –
vaschette/barattoli del gelato in plastica – vaschette per alimenti (es.
per salumi, formaggi, pasta fresca, frutta, verdura) – vasetti per
yogurt - vasi per piante - vaschette porta uova in plastica – vassoi in
polistirolo (es per formaggio).
Un giorno anche noi cittadini potremmo valorizzare, come fanno le aziende private, i nostri rifiuti. Fino a quando non sarà realizzata la vera liberalizzazione del sistema imballaggi, cerchiamo quindi di non far gravare sempre di più i nostri rifiuti sulle nostre tasche! Si producono meno rifiuti e aumenta la raccolta differenziata ma ogni cittadino spende il 5% in più rispetto al 2007!
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