I sacchetti di plastica da anni sono indicati come uno dei rifiuti più diffusi e dannosi tra quelli
in circolazione. Negli Stati Uniti diverse città li hanno messi al bando
negli ultimi mesi ma in California i sacchetti di plastica hanno trovato un difensore, racconta il Wall Street Journal,
ed è un difensore atipico. Si chiamata Stephen Joseph e non è affatto
una persona disinteressata all’inquinamento e alle sorti del pianeta: è
un attivista, è democratico, fa lobbying in favore delle energie
rinnovabili, è noto per aver costretto nel 2003 la Kraft a eliminare gli
acidi grassi insaturi dai biscotti Oreo e per aver fatto causa a
McDonald’s nel 2005 accusandola di scarsa trasparenza. Da qualche tempo
dirige un sito che si chiama SaveThePlasticBag.com, salvate i sacchetti di plastica. I suoi amici e colleghi dicono che non lo riconoscono più.
Joseph fa propaganda a favore dei sacchetti di plastica e sostiene
che abolirli fa aumentare la diffusione dei sacchetti di carta, che a
suo dire sono molto dannosi per l’ambiente. Il punto di Joseph è questo: i sacchetti di plastica fanno male all’ambiente come un sacco
di altri prodotti, tra cui i sacchetti di carta, che non ci sogniamo di
abolire. Gli studi finanziati dall’industria della carta accusano i
sacchetti di plastica; gli studi finanziati dall’industria della
plastica accusano i sacchetti di carta. Bisogna scegliere il male
minore.
Produrre sacchetti di carta, infatti, richiede più risorse e genera
più emissioni di gas serra rispetto a produrre sacchetti di plastica.
Joseph, inoltre, contesta l’esistenza dei famigerati agglomerati di
sacchetti di plastica nell’oceano, accusa i gruppi anti-plastica di
diffondere informazioni false o inaccurate e di ignorare i problemi
collegati ai sacchetti di carta. Ha fatto causa a diverse città
californiane che hanno emesso divieti sui sacchetti di plastica e ha
minacciato di fare altrettanto con Santa Clara County, San Diego, Santa
Monica, Mountain View, Morgan Hill, Palo Alto e San José, che si stanno
muovendo nella stessa direzione. L’esito delle cause non è del tutto
scontato: nel febbraio del 2009 Joseph ha vinto una causa contro
Manhattan Beach. Altre città hanno commissionato degli studi i cui
risultati invitano alla prudenza: ridurre i sacchetti di plastica può
far aumentare le emissioni di gas serra. Alla fine della fiera, non è
chiaro cosa faccia peggio all’ambiente.
Joseph sostiene che i sacchetti di plastica facciano meno male di
quelli di carta ma sa che la sua è una battaglia persa. I sacchetti di
plastica sono uno dei massimi simboli dell’inquinamento e lui si limita a
dire che quelli di carta inquinano ancora di più: ma anche se produrre i
sacchetti di carta dovesse comportare maggiori emissioni di gas serra,
il problema della biodegradabilità non è aggirabile. Lui però tira
dritto, le prova tutte, ogni tanto qualcuna gli riesce: e pazienza se i
suoi amici ed ex colleghi non lo riconoscono più.
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