Ci permettiamo, qui sotto, di pubblicare un articolo uscito pochi giorni fa sul sito del Corriere della Sera, nella sezione ambiente.
1 agosto 2012 (modifica il 2 agosto 2012)
Tutti in fila per consegnare
la plastica con MrPET
Una bottiglia vale 1 centesimo in punti per fare la spesa nel supermercato che ospita la macchina
La macchina di MrPet
MILANO - Scrivono: «Porto le bottiglie alle 5 del mattino, prima
del turno in fabbrica, per evitare la coda, ma MrPET è inattivo. Potete
rimediare?». I più solerti raccoglitori hanno totalizzato fino a 7 mila
bottiglie in un mese. E non si creda che a consegnare bottiglie di
plastica, solo in Pet, siano esclusivamente pensionati in cerca di
punti-spesa, cioè quello che si ottiene in cambio del servizio di reso
dei contenitori di liquidi. Macché. «Ho visto con i miei occhi un uomo
con una Bmw da 70 mila euro, che ogni settimana porta sempre un sacco
nero sul sedile del passeggero, pieno di bottiglie di acqua minerale
vuote, tutte della stessa marca. Ho visto signore con il filo di perle,
clochard, donne con tacco 12, pensionati e casalinghe. Questo significa
che il senso civico, la voglia di vivere in un ambiente più pulito, il
concetto che riciclare è cosa buona e giusta, è davvero trasversale. Non
ha target, come l’intelligenza».
SUCCESSO - Marco Torchio,
architetto e responsabile di MrPET 2.0, sistema di raccolta
differenziata, è entusiasta dei risultati ottenuti per ora dai due
impianti collocati negli ipermercati Carrefour di Nichelino e di
Collegno (in provincia di Torino) e attivi, dopo le richieste degli
utenti, 24 ore su 24. L’obiettivo è arrivare a diffondere su territorio
nazionale almeno 3 mila MrPET: il sistema è pronto per essere applicato
ad altre tipologie di imballo.
COME FUNZIONA - Concepito per
riconoscere gli imballaggi attraverso un codice a barre, questo
macchinario (un grosso cubo che ha l’ingombro di un posto auto) fornisce
una card di riconoscimento tipo bancomat che consente di depositare
bottiglie in Pet (polietilene tereftalato). Quando l’utente viene
riconosciuto la macchina apre la bocca, ingurgita le bottiglie, le
pressa in ballette da venti che deposita dal retro.
MANGIABOTTIGLIE - Già qualche
anno fa MrPET aveva fatto la sua comparsa sul territorio nazionale (in
Svizzera e Germania macchine analoghe sono presenti anche per la
raccolta di alluminio e vetro, da almeno vent'anni), ma il modello di
macchina mangiabottiglie più sofisticato installato ora è patrocinato da
CoRePla, il consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo degli
imballaggi in plastica. «MrPET fa a monte una selezione della plastica
più pregiata, il Pet, e intercetta una frazione di rifiuti che di solito
non viene considerata», spiegano da CoRePla. «In pratica la macchina ha
sviluppato una nuova attività: ci sono persone che prendono accordi con
le mense, con i ristoranti, con le pizzerie e consegnano bottiglie in
cambio dei punti».
IN TEMPI DI CRISI... - Una
bottiglia vale 1 centesimo in punti per fare la spesa nel supermercato
che ospita MrPET. E, considerato che alcuni utenti consegnano fino a 7-8
mila bottiglie in un mese, una spesa da 70-80 euro non è poco in tempi
di crisi (e nemmeno in tempi di vacche grasse). Ma non è tutto qui. «Si
tratta di un sistema che coinvolge più attori: il supermercato fidelizza
i clienti attraverso i punti, le famiglie hanno un risparmio mentre
fanno qualcosa di buono per l’ambiente, i Comuni raccolgono un materiale
di qualità pronto per il riciclo, in accordo con il programma di
recupero rifiuti», conclude Torchio. «In pratica questa macchina, nella
sua semplicità, fa capire un principio molto importante: più il
cittadino ricicla, più guadagna, e con lui i commercianti, le
amministrazioni pubbliche e il territorio di riferimento. La convenienza
economica ed ambientale marciano insieme quando si parla di riciclo».
Mah, in germania è vero esiste da tempo ma funziona solo con alcuni imballaggi che vengono segnalati con appositi simboli di riconoscimento per aver diritto al buono spesa. Inoltre i macchinari sono installati quasi sempre direttamente all'interno del supermercato per avere probabilmente un maggiore controllo della macchina che è sicuramente costosa e per avere la possibilità di spendere immediatamente il buono. Ah, l'altra differenza notevole è che in germania ogni bottiglia viene pagata fino a 0,25 eurocent che,riprendendo l'esempio sopraccitato un utente che riconsegna 7-8 mila bottiglie in un mese riceverebbe 1.750 - 2.000 euro al mese...Non so che ci guadagna in Italia!
RispondiEliminaIn realtà si tratta di dare al cittadino la libertà di scegliere come gestire i propri rifiuti da imballaggio. E' vero che in Germania viene fatta pagare una bottiglia fino a 25 centesimi di euro ma viene garantita al consumatore la libertà di scegliere se pagare quei 25 centesimi a fondo perduto oppure farseli riconsegnare. In Italia, questa libertà, non è garantita. E' garantito, però, il pagamento da parte del consumatore finale del contributo ambientale di variabile importo in base alla tipologia e al peso di ciascun imballaggio. Ossia, attualmente nelle nostre bottiglie paghiamo un contributo al momento del loro acquisto (Contributo CONAI). La libertà di scelta consisterebbe nel lasciare al cittadino italiano la facoltà di scegliere di pagare a fondo perduto quel contributo oppure farsene riconsegnare l'importo. Per quanto riguarda i costi e il posizionamento della macchine automatiche non sono questioni sufficienti per impedire la libertà di scelta, principio importante e fondamentale per lo sviluppo della nostra società e della nostra economia.
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