lunedì 29 aprile 2013

LA PLASTICA DIVENTA PERICOLOSA...SE GETTATA IN MARE(CHE SCOPERTA!)

A confermarlo è lo studio OSE (acronimo che sta per Operazione Squalo Elefante) realizzato dall’ associazione MedSharks e dal Settore Conservazione Natura di CTS in cui dimostra per la prima volta che anche la plastica può entrare nella catena alimentare e contaminare così i tessuti organici.
Come ha confermato Eleonora de Sabata, la coordinatrice del progetto: “Per la prima volta al mondo, i risultati mostrano come i rifiuti abbandonati in mare abbiano contaminato anche il pesce più grande del Mediterraneo: lo squalo elefante. Questo grande squalo, un gigante che raggiunge gli 8-9 metri di lunghezza, si ciba esclusivamente di plancton ma inghiotte allo stesso tempo la plastica che galleggia copiosa in mare”.

Un esemplare di squalo elefante
Un gigante contaminato dalle mani dell'uomo, con chissà quali conseguenze: “I tossicologi dell'Università di Siena, che collaborano al progetto, hanno trovato in questi squali tracce di ftalati - additivi aggiunti alla plastica durante la lavorazione: segno inequivocabile che gli squali, oltre ad avere inghiottito la plastica, l'avevano anche assimilata. Con quali effetti non e' ancora chiaro, ma queste sostanze possono alterare la produzione di ormoni”.

La plastica, come il mozzicone di una sigaretta, la lattina della vostra birra non vanno gettati in mare. La prossima volta che avete in mano un qualsiasi oggetto cui intendete disfarvene, pensate bene a dove lo gettate, così da evitare che finisca nello stomaco di qualche ignaro animale.

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